lundi 13 août 2012

Un calderone di civiltà

China Town
Ieri mattina ci siamo recati nel quartiere cinese di NY. E' un luogo insolito, ci sono moltissimi negozi che vendono merce ignota e molto varia. Alcuni sono i soliti negozi dei souvenirs, altri vendono frutta esotica, si possono trovare ristoranti cinesi e anche estetisti specializzati in unghie.
Mi ha divertito un ristorante cinese che si diceva vegetariano, ho guardato il menu e servivano solo pollo! :-)
Passando in una delle tante strade di questo quartiere molto commerciale, un negozio più tranquillo degli altri ha attirato la nostra attenzione. E' un negozio che vende bacchette per mangiare. Ce ne sono di vari tipi, tutti decorati ed eleganti. Ho esitato tra un tipo di bacchette nere e quelle con scritto I ♥ NY. Alla fine, per il prezzo di quelle nere, abbiamo preso un set che basterà per tutta la famiglia.
Un altra cosa buffa sono i negozi che vendono attrezzature usate di ristoranti. Quando i ristoranti falliscono, vendono le attrezzature a questi negozianti che a loro volta le rivendono in grosso.
Quando guardi dentro ti viene da ridere e ti suscita curiosità perché ci sono dei macchinare che non vedi mai nelle cucine familiari e altri molto comuni.

Little Italy
Da Cina Town siamo passati a Little Italy, il quartiere italiano. Mentre i cinesi si sono sviluppati moltissimo arricchendosi, gli italiani sono restati ai ristoranti e ai negozi di alimentari. A Little Italy è difficile trovare un negozio che vende souvenirs o cose tipiche italiane che non siano cibo... Poi, ci sono molti ristoranti chiamati Benito, perché gli italiani che li hanno fondati sono un po' fascisti. Inoltre, sui menu non possono mancare le enigmatiche Fettucine Alfredo, il Genova Salami e il Parma Wine... ma esistono davvero??? ;-)
Insomma, gli Americani non sanno spacciarsi per Italiani, questo è chiaro...
In effetti, anche se tutti i ristoranti hanno nomi italiani, in queste strade non si ritrova l'atmosfera della nostra penisola, soprattutto per un fatto: qui, fuori dai ristoranti, ci sono i cosiddetti attira-turisti, sono persone che stanno all'entrata del ristorante e dicono qualche frase assurda per attirarti, in Italia i ristoranti non usano questa tattica, aspettano che sia il cliente a sceglierli.
Ho già visto dei film del secolo scorso in parte girati in questo quartiere e c'erano molti più italiani di adesso...

Il New Museum
Per concludere le giornata, un museo d'arte contemporanea.
E' un museo nuovo, come si capisce dal nome, ospita molte opere interessanti e particolari. All'ultimo piano c'è una terrazza che è aperta solo il weekend, da li' c'è una vista strepitosa su NY, veramente spettacolare. Dopodiché siamo scesi al quinto piano, la visita scende di piano in piano, dove è stata allestita un esposizione basata sui gay, transessuali e compagnia cantante... NY è una città molto gay friendly e queste persone che spesso in altri paesi si devono nascondere, qui sono più libere di seguire e di credere nei propri interessi. Non capisco perché gli si nega il matrimonio: in fondo, è grazie a loro se ci possiamo curare dall'AIDS, gli dobbiamo una ricompensa, no? Io penso di si'.
L'esposizione è composta da alcuni video che spiegano vari temi riguardanti queste persone. Ci sono anche dei libri, ne ho sfogliato uno sull'AIDS che mostra quanto queste persone hanno lottato, anche in modo violento, per ottenere medicinali e cure per guarire da questa malattia terribile. La mamma mi ha detto che quando lei è stata a NY mentre frequentava l'università, la strada era piena di gay magrissimi affetti da AIDS. Un'esposizione che fa capire. Purtroppo, siccome ci sono le cure, la gente non parla più di AIDS e di conseguenza i giovani non sanno come si prende e come curarsi, cio' li mette molto a rischio.
Scendendo al quarto piano inizia l'esposizione Ghost in the machine che comprende anche il terzo e il secondo piano. Questa esposizione è basata su suoni ed effetti ottici. Una parte molto bella è quando si entra in uno spazio a cupola e ci si puo' sdraiare su dei materassini ascoltando suoni strani e guardando le immagini proiettate sul soffitto. Molto rilassante.

Ritorno a casa
Dal museo si puo' fare un breve percorso per raggiungere la nostra casa in affitto. Siamo passati per le strade Houston e Bowery e anche per Broadway.
Abbiamo visto dei bellissimi murales che ho fotografato.
Siamo passati per dei giardini, quando siamo arrivate vicino a casa abbiamo comprato un regalo per l'amica della mamma Cristina che ci ha invitati a cena.

Cena Magica
Ieri sera è stata fantastica... ho conosciuto uno dei più grandi maghi al mondo!
Cristina lo ha invitato per la cena. Ha fatto molti trucchi di magia a me e agli altri. E' incredibilmente bravo! Il trucco più curioso è stato quello delle monete: sono sparite e riapparse nel suo portafoglio! La magia esiste, ma sono trucchi e tanti anni di studio. Pensate che Mark, cosi' si chiama il mago, è chiamato dei più grandi attori e miliardari per i suoi trucchi!

Un bacio, cari lettori, a presto,

Chiara

P.S.
Mettere le foto è un po' faticoso... preferisco non metterle se non sono incredibili! Spero non vi dispiaccia troppo... :-s




4 commentaires:

  1. Ciao Chiara! Dai tuoi post sembra di stare nel mondo delle meraviglie. Ma chi è Matt, il mago? Sei stata proprio fortunata a poterlo vedere. Devi assolutamente mettere le foto, anche se non sono spettacolari. Il New Museum è diretto da un mio ex fidanzato molto bravo, si chiama Massimiliano Gioni e pensa che il programma artistico della High Line è curato da sua moglie,anche lei italiana. Sono una power couple del mondo dell'arte. Sai che un tempo la Bowery era una strada malfamata e pericolosa? Ora è tutto cambiato, per fortuna. Ti mando questa immagine divertente sull'evoluzione dello skyline di NY dal 1876 al 2013: http://www.retronaut.co/2012/08/evolution-of-the-new-york-skyline-1876-2013/ Un abbraccio. ZiaP

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  2. Ah, mi sono sbagliata, il mago si chiama Mark. Comunque è un signore che di professione fa il mago ed è uno dei più bravi al mondo. Per raggiungere questo livello, ha studiato 10 anni, di cui 5 sono dedicati al movimento.
    Bella l'immagine, ma intendevi proprio "skyline"? Perché io sono stata sulla "High Line"...
    Va beh, qui ci sono troppe linee...

    Ciao, un bacio,

    Chiara

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  3. Che fortuna averlo visto dal vivo! La foto dello skyline non c'entra con la High Line, lo so. A NY non perderti la Frick Collection e il Whitney Museum of American Art, sono due musei da visitare. Poi ti consiglio un gelato al Caffé Reggio al Greenwich Village. Per il cappuccino temo che faccia troppo caldo. Potrai acquistare questa bella t-shirt: http://www.cafereggio.com/shop/Default.aspx?product=06 con la prima macchina del caffè intodotta nel 1902. Oggi il Greenwich è un quartiere molto turistico, ma nel secolo scorso era rigugio di intellettuali, musicisti e attori. Fra tutti e sopra tutti Bob Dylan: http://www.time.com/time/video/player/0,32068,954916294001_2073413,00.html Baci. P

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    1. Carina la t-shirt, il tour Bob Dylan è interessante. io ti mando questa bellissima immagine:

      http://www.google.fr/imgres?um=1&hl=fr&safe=off&authuser=0&biw=1247&bih=661&tbm=isch&tbnid=G1n8hvtYD3YS8M:&imgrefurl=http://playgallery.org/stories/hammond/&docid=Wq3MrxClDWGKxM&imgurl=http://playgallery.org/images/uploads/gallery/high-line-bench-laydown.jpg&w=692&h=460&ei=9LsqULO3GemL6gHjhIGIDg&zoom=1&iact=hc&vpx=948&vpy=322&dur=2353&hovh=183&hovw=275&tx=156&ty=108&sig=100710263647270729455&page=2&tbnh=120&tbnw=181&start=17&ndsp=22&ved=1t:429,r:21,s:17,i:192

      E' un link un po' lungo, comunque l'immagine ritrae le sdraio su cui mi sono adagiata ieri...

      Ciao, C

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