vendredi 17 août 2012

Oggetti di grande valore, sempre venduti anche se per scopi diversi

Guggenheim Museum
Il signore simpatico che guidava l'ascensore, non si
aspettava che gli facessi la foto ma è molto riuscito...!
Questa mattina siamo andati a trovare il Guggenheim Museum, con la sua struttura incredibile per essere degli anni '20 e la sua collezione di quadri contemporanei.
L'architetto di questo edificio è il signor Frank Lloyd Wright, molto brillante a avanti per l'epoca.
Diciamo che questo edificio si puo' comparare ad un parcheggio... molto elegante.
Il museo ospita una galleria fissa di quadri contemporanei e una mostra di fotografie.
L'esposizione fissa è molto deludente, in quanto sono stati venduti i quadri più belli, quindi di maggior valore, per costruire un nuovo edificio per il museo a Bilbao, città molto poco turistica... strano, perché costruire un nuovo building se non si ha più niente da metterci dentro? E poi, in un posto che non ha turismo, che senso ha? Credo che questo museo sia diventato qualcosa molto più commerciale che culturale.
La mostra fotografica è invece molto interessante, l'autrice degli scatti è Rineke Dijkstra, una donna che come professione ha scelto la foto reporter, ma dopo un incidente grave ha cominciato a scattare foto per conto proprio. i suoi ritratti sembrano quadri fiamminghi: il soggetto e nient'altro. Ci sono anche dei video, pero' sono noiosi perché, siccome devono essere un ritratto, il soggetto fa la stessa azione in continuazione.
Le fotografie sono molto penetranti, vi do la pagina facebook perché l'official website non si trova: https://www.facebook.com/pages/Rineke-Dijkstra/35470314612
L'audio guida è piuttosto noiosa e siccome i quadri rimanenti non sono i migliori, non ne vale la pena... forse potete prenderla per la parte che ospita i capolavori non venduti, che comunque, non tutti ma la maggior parte, sono i più banali di questa categoria. Credo ci sia un percorso per bambini, ma quando l'abbiamo chiesto ci hanno risposto di no... tuttavia, percorrendo le sale ho visto una ragazzina che aveva il kit, insomma, saro' grande, ma mi interessava...!
Se siete già stati qui e vi è piaciuto, è probabilmente cambiato molto e non nego che senza la mostra e i capolavori è molto banale. Visitatelo comunque, la struttura vale la pena di essere vista!
Abbiamo mangiato al ristorante del museo, The Wright, in onore dell'architetto. Il cibo è abbastanza buono. Io scelto del pollo, la mamma i Linguini. Non fate l'errore di chiedere le French Fries, sono terribili!
Per maggiori informazioni, il sito del museo: http://www.guggenheim.org/

Tiffany
I miei orecchini, belli vero? Il colore si addice molto alla
confezione...
E' un posto cosi' tranquillo, come ha detto Holly Golightly... è vero, tutto è molto silenzioso all'interno del più famoso gioielliere al mondo. Siamo entrate in questo lussuoso negozio per osservare i gioielli preziosissimi in vendita. Collane elegantissime, bracciali e orecchini di diamanti, cristalli e zaffiri... pietre preziose e oro, platino, argento.Di tutto! Gli ascensori sono bellissimi, con il personale addetto, che ti porta ai vari piani. Io e la mamma abbiamo curiosato in giro, tra le varie vetrine, osservando gioielli costosissimi. La mamma mi ha detto che per una ragazza americana è il massimo ricevere un anello di fidanzamento di Tiffany... anche se questi anelli sono tutti uguali, cambia solo la dimensione del diamante, quindi le ragazze di NY hanno lo stesso anello! :-)
Ad un piano ci sono i gioielli per i turisti, quelli meno costosi... dal classico orecchino a cuore con la scritto Tiffany&Co alle cose più semplici, di pietre turchesi chiamate Amazonit. Io ho scelto degli orecchini di questa pietra ad un prezzo accettabile. L'Amazonit è turchese, come il colore di questo celeberrimo negozio. Vi faccio vedere i miei bijous in una foto... Inoltre, ecco il sito di Tiffany: http://www.tiffany.com/International.aspx?&

Eataly
Con il papà, che oggi è stato a casa per lavorare, sono andata da Eataly, il supermercato molto italiano e amico di slow food nato a Torino. Qui è un po' più piccolo che nel capoluogo del Piemonte, ma mi sono sentita veramente in Italia.
Ci sono gli stand con la frutta e la verdura messi come in Italia e non stile americano tutto perfetto... i prodotti in scatola Italiani, i prosciutti veri e non il Genova salami, pasta che non è chiamata fettuccine Alfredo e dei vini che non vengono da Parma! Hanno saputo trasportare questo supermercato in modo efficiente anche nel Nuovo Mondo, sono soddisfatta. Siccome alcuni prodotti (quelli americani) non li abbiamo trovati da Eataly, abbiamo fatto un passaggio supplementare da Whole Foods per acquistare cio' che mancava. Questo è il sito ufficiale: http://www.eataly.it/index.php

Cena Italiana
Il pasto a base di prodotti italiani è stato un successo decisamente migliore delle cene Whole Foods, anche se i bagels sono imbattibili...

Ciao, un bacio, grandi e piccoli lettori,

la vostra affezionata blogger Chiara xxx


3 commentaires:

  1. Cara Chiara, ho litigato con il blog tutta notte.
    Non so perché, ma questa volta, dato che il mio post era composto da due pezzi complementari, lui, il signor blog, nome che non mi piace,ma pazienza,
    faceva le bizze. Poi questa mattina si è rimesso a funzionare.
    Grazie, come sempre, per le tue news, ma mi permetto di dissentire sul Gug. Non è l'edificio di Wright che sembra un parcheggio, ma il contrario. Lui, in fondo, era geniale. Chissà se si è ispirato ai tanti manufatti a spirale, come i pozzi medievali, le scale delle torri, le gradonate dei palazzi rinascimentali. Quelle costruzioni erano però fatte con pietre o mattoni
    che nel corso del tempo hanno mantenuta tutta la loro armonia, mentre il cemento armato dopo poco si deteriora. Non a caso gli architetti oggi lo rivestono di pietre (vedi Botta) di prefabbricati di vetro e alluminio. Purtroppo tutti molto simili.
    Ma sei andata a vedere i grattacieli antichi di New York? Quelli, ricordo, erano davvero interessanti. E la Central Station, e la Public Library?
    Ora ti lascio. Un abbraccio e una strettina di felicità a tutti.

    Marta

    RépondreSupprimer
  2. Ciao! perché il sig. Wright dovrebbe assomigliare ad un parcheggio!? Forse sono io che non ho capito...
    Al Gug. ho preso un regalo per te...
    Dei vecchi grattacieli ho visto il Flatiron, il Crysler... Alla Central Station andiamo oggi e la Public Library l'ho vista ieri ma devo ancora scrivere il post.

    Un bacio,

    Chiara

    RépondreSupprimer
  3. Wright lo chiamava il suo "ziggurat ottimista". In effetti l'impressione che da, più che di un parcheggio, è di un'allegra spirale di cemento imbiancato. La cosa straordinaria del Guggenheim è che, all'epoca della sua costruzione, era uno dei pochi edifici rotondi e che aggettavano verso l'esterno, rispetto alla tradizionale cortina di vetro dei grattacieli a parallelipedo. Il suo era un tentativo di architettura organica, infatti puoi immaginare che la struttura imiti il nautilus. Ciao! P

    RépondreSupprimer