mardi 31 juillet 2012

Quanto è lungo questo viaggio!

Il viaggio
Ieri è stata la giornata più lunga della mia vita, tutto a causa del fuso...!
Tuttavia non è stato tutto sgradevole e vorrei farvi conoscere gli aspetti che mi sono piaciuti o mi hanno colpito di più. Innanzi tutto le dimensioni: questi aerei sono veramente enormi, pensate che hanno tre corsie di cui una, quella centrale, con quattro posti! Le altre, laterali, ne hanno solo due. Un'altra cosa diversa dagli aerei non intercontinentali è che vengono distribuiti cuscini, coperte, cuffie per vedere i film e anche dei giochi. Insomma, mi sono stancata tanto ma anche divertita...

Finalmente a Boston!
Arrivati all'aeroporto Emilio è vento a prenderci per portarci al noleggio della macchina. Ci hanno dato una Toyota Corolla... che lusso! In realtà non è cosi' raro avere una macchina "di lusso" perché noi la definiamo cosi' ma per gli americani sono auto normalissime. C'è anche una cosa bellissima riguardo alle auto: si puo' decidere la propria targa, la nostra è già stata scelta dall'agenzia di noleggio ma su tutte le targhe del Massachussets c'è scritto: "Massachussets, the spirit of America".
Dopo aver noleggiato l'auto siamo andati a casa di Emilio e dopo uno spuntino serale siam andati tutti a dormire.

Bene, questo riguardava ieri, ma cosa è successo oggi? Ecco a voi la risposta.

Harvard in Cambridge
Personalmente, trovo molto azzeccato il fatto di situare una grande università americana in una città chiamata Cambridge... in una terra che viene chiamata New England! Insomma, si vede proprio che noi Europei abbiamo molto a che fare con il nuovo mondo...
Harvard è un'università molto pittoresca e piena di edifici antichi e moderni: ci possono essere delle halls del XVIII secolo con di fianco dei laboratori anni 70'... molto eclettico.
Devo dire che questo campus ricorda molto Hogwarts: ci sono i dormitori, i parchi, la città... l'unica differenza è che Harvard è composta da innumerevoli edifici tutti separati, mentre la scuola dei maghetti è un edificio unico. Ho preso un bellissimo ricordo: la maglietta bordeaux con scritto Harvard.

Au bon pain
In questo buonissimo fast food di alta qualità abbiamo preso panini, insalata e acqua. Il mio panino si chiamava "Turkey & Swiss". Questo perché c'erano tacchino e delle sottilette svizzere, il tutto schiacciato tra due fette di pane integrale spalmato di una salsina a base di noci e miele... delicious!
La mamma ha preso un panino all'insalata di pollo e il papà, un'insalata greca. Da bere una buona acqua naturale.

La letteraria Coop americana
Dopo questo pranzino consumato in uno degli "yard" di Harvard ci siamo diretti verso la libreria Coop.
E' nata come cooperativa ma ora non credo che lo sia più... comunque è un book store molto aggiornato e con un café che vende Starbuck's Coffee... carissimi ma alla moda!
Ero tentata di comprare un libro intitolato: "12, finally". Purtroppo era ancora troppo difficile per me ma la trama era accattivante...

The public Garden
I giardini in cui siamo stati sono tenuti benissimo, un'esperienza gradevolissima. C'è un lago bellissimo che si puo' attraversare con le "barche-cigno".
Queste barche funzionano a pedali e il posto del conduttore è a forma di cigno. Mentre solcavamo le acque di questo lago, delle papere, dei cigni e altri pennuti passavano vicinissimi a noi.

The Boston Common
In questo parco c'è una piscina pubblica: non è una piscina tutta azzurra con le scalette ecc... è una fontana in cui si puo' fare il bagno, io non l'ho fatto perché oggi non era una giornata caldissima.
Ci siamo seduti su una panchina vicino alla piscina per riposare e abbiamo pensato di fare un po' di shopping... evviva!

Newbury street tramite scoiattolo
Questa via è molto commerciale e interessante: ci sono negozi di ogni genere, da Banana Republic a Kiehl's.
Per raggiungerla, da Boston Common, abbiamo attraversato nuovamente il Public Garden e qui ho incontrato lo scoiattolo. Era bellissimo, piccino e cicciotto. Aveva una mela in mano e la stava mangiando avidamente. Ad un certo punto è arrivato un altro scoiattolo e il primo ha cominciato a difendere la sua mela come un prezioso tesoro. Poi, non si sa perché, l'ha lasciata all'altro che l'ha presa ed è andato a mangiarla su un albero. Lo scoiattolino è venuto anche vicinissimo a me.
Infine siamo arrivati in questa via commerciale e ci siamo divertiti a passare di negozio in negozio.

Il mercato e il parcheggio
Avviandoci verso casa siamo passati davanti a un mercato e abbiamo comprato delle pesche, chissà se avranno gusto o saranno insipide come tutta la frutta americana...?
Dopo aver preso la metropolitana che, non lo nego, è assai mal ridotta, siamo giunti al parcheggio. Abbiamo impiegato almeno dieci minuti a trovare la macchina... era un parcheggio enorme!

Ora siamo a casa e possiamo proprio dire "Home sweet Home".
Un caloroso abbraccio a tutti voi,

Chiara

P.S. Purtroppo non ho potuto caricare foto questa volta perché abbiamo avuto un problema con la memoria della macchina fotografica... mi dispiace proprio perché sono delle bellissime immagini. Spero di potervele mostrare al più presto! xxx

dimanche 29 juillet 2012

Prima della partenza

Eccitazione prima della partenza
Domani si parte per gli USA! Sono molto emozionata. Il nostro sarà un tragitto impegnativo e credo un po' faticoso. Comunque, dettagli a parte, non vedo l'ora di scoprire questo continente. Certe volte mi chiedo: "Mi piacerà? Sarà come me lo aspetto?". Mi sembra normale che prima di un viaggio del genere ci si ponga delle domande... e non solo chi ci va per la prima volta: sono sicura che chi ha già fatto questo viaggio si chiede sempre se non rimarrà deluso.

Grandi Preparativi
Il valigione mio e della mamma
Questa mattina la mia piccola famiglia si è attivata energicamente per preparare i bagagli. Seguendo gli schemi, abbiamo lentamente riempito ogni millimetro quadrato disponibile. Tuttavia, se la nostra valigia è normale, come abbiamo fatto a riempirla così tanto con oggetti comuni? Secondo alcuni si tratta di quantità, secondo me è stata la fifa di trovarsi senza niente da indossare...

La pizza
Oggi, a pranzo, abbiamo mangiato la pizza. Forse è una delle ultime buone che mangeremo per più di un mese... mi mancherai Italia! Chissà cosa mangeremo in quei posti tanto diversi, almeno ho la certezza che gli hot-dog saranno ottimi! A pranzo abbiamo discusso del nostro prossimo soggiorno e della giornata di domani, che sarà una delle più lunghe della mia vita.

La questione dell'orologio
Dal titolo può sembrare un po' ambiguo, ma ora ve lo spiego.
Circa una settimana prima della partenza, mia madre ha cercato di spiegarmi come funziona il fuso orario. Io non capivo niente. Tutte quelle ore avanti e indietro hanno creato nella mia mente una confusione grandissima e ho cercato di non pensarci, ma la curiosità ha avuto la meglio sull'indifferenza e quindi... ho passata trenta preziosi minuti a scrutare l'orologio, intenta a fare calcoli mentali complicatissimi, cercando di capire il più possibile su questo dilemma... e ho avuto un ottimo esito! Ora ho capito tutto, non senza fatica però...

Bene, ho finito il mio raccontino e vi terrò informati molto spesso su cosa faccio (e combino!) in America.

Buone vacanze a tutti,

Chiara